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1° andata

 

Il nuovo ciclo non inizia benissimo:

Piediripa 4-1 Aurora Treia

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Quella del 2017 è stata un’estate di grandi cambiamenti per la squadra dell’Aurora Treia partecipante ai campionati del CSI: tra calciatori promossi nella prima squadra ed altri che hanno lasciato la società, della formazione della stagione 2016-17 rimangono solo pochi giocatori. La rosa è quasi totalmente nuova, il nucleo è composto da ragazzi giovanissimi supportati da alcuni membri della vecchia guardia ed altri provenienti dal calciomercato estivo, sapientemente condotto dalla dirigenza biancorossa.

Non è quindi esattamente una sorpresa se la prima uscita stagionale della squadra allenata da Seghetti si conclude con una sconfitta contro una squadra affiatata e rodata come il Piediripa, abituata a giocare nei campi all’aperto. Gli automatismi ancora da perfezionare fra i treiesi pesano sul groppone del 4-1 subito ai Ludi di Apollo, oltre anche alle assenze dell’ultimo momento di Badjie, Krubally e Jeng, rivelazioni dello scorso campionato.

Nel quintetto iniziale ci sono alcuni dei sopracitati nuovi volti dell’Aurora: oltre ad Angeletti tra i pali (convocato in extremis a causa dell’assenza di Badjie) e Lucamarini sulla fascia sinistra, le new entry sono Nicolai nel ruolo di centrale, Toure sulla fascia destra ed Alessandro Tittarelli in veste di pivot.

Durante i primi minuti di gioco del primo tempo le squadre si studiano a vicenda, guardinghe: il Piediripa, forse memore delle due sconfitte subite contro l’Aurora Treia durante la scorsa annata, non ha fretta di tentare subito l’affondo, mentre i treiesi, in qualche circostanza un po’ impacciati , stentano a far decollare la manovra. La marcatura che sblocca la partita viene siglata da Compagnucci, che trafigge Angeletti dall’out di destra con un tiro sul secondo palo. L’Aurora reagisce come può allo svantaggio, ma il Piediripa si difende compatto dalle estemporanee azioni d’attacco imbastite dagli ospiti. Il 2-0 dei padroni di casa porta ancora la firma di Compagnucci, il terzo goal viene invece messo a segno da Baraboglia, che approfitta di una dormita generale treiese per insaccare una respinta corta di Angeletti. Spurio, veterano di mille battaglie, accorcia le distanze, su punizione, allo scadere, infondendo coraggio ad un’Aurora demoralizzata.

L’Aurora Treia entra in campo nel secondo tempo con un piglio assai più battagliero. Favoriti anche da un Piediripa che sceglie di difendere il vantaggio, il quintetto di Seghetti accumula molteplici occasioni per ridurre ulteriormente il gap ma la sfera non ne vuole proprio sapere di depositarsi nuovamente fra le maglie della rete. I padroni di casa, capìta l’antifonia, cercano di rendersi pericolosi su contropiede ma la manovra difensiva treiese sembra aver preso le misure agli avversari. Sugli sviluppi di un corner arriva l’unica vera amnesia difensiva treiese del secondo tempo, con Xhuvelaj che ne approfitta ed insacca il 4-1. L’Aurora non si arrende, ma non c’è più tempo materiale per provare a recuperarla, l’arbitro sancisce la fine del match con il triplice fischio. Il carattere e le potenzialità ci sono, i risultati positivi arriveranno, ma la strada appare impervia.

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1° DI RITORNO

Aurora Treia 4 - 5 Piediripa

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Il girone di ritorno dell'Aurora Treia si apre con la delicata sfida casalinga contro il Piediripa, da vincere per indirizzare al meglio la seconda parte del campionato. Ad aggiudicarsi la vittoria sono però i piediripensi, che espugnano la Palestra Polivalente al termine di una partita maschia e rude. Le doppiette di Vincenzetti e Seresi portano il punteggio sul 2-2, prima che Xhuvelaj sigli il vantaggio degli ospiti su calcio di rigore. La rete di Toure ristabilisce il pari e, nel corso del secondo tempo, Sidibe porta in avanti i padroni di casa, che vengono nuovamente raggiunti dalla marcatura di De Angelis. L'espulsione di Toure costringe l'Aurora alla momentanea inferiorità numerica, della quale ne approfitta De Santis per segnare il goal della vittoria. A nulla valgono infatti i successivi attacchi disperati dei treiesi, costretti ad ingoiare nuovamente l'amaro boccone della sconfitta dopo una partita che avrebbe meritato certamente ben altro epilogo

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